Sindacato. Furlan: "Serve una presenza attiva sul territorio a partire da tutto ciò che è ai margini"

Roma, 11 Luglio 2019 – La Cisl vuole “attenzionare una presenza attiva sul territorio, a partire dalle periferie abbandonate, tutto ciò che è ai margini: dal lavoro povero, sottopagato e non tutelato. Cosa che riguarda tutto il Paese”. Lo ha ribadito la leader della Cisl Annamaria Furlan a margine della Conferenza Organizzativa della Cisl, che vede oggi a la sua giornata concluisiva. “La nostra volontà – ha detto – è aprire sedi della Cisl nelle periferie urbane dove non c’è lo Stato, dove non ci sono i servizi. Il sindacato deve essere più presente e incisivo dove il bisogno è più alto. Abbiamo parlato di unità sindacale – ha aggiunto riferendosi alle tre giorni della conferenza organizzativa che si chiude oggi – fatto scioperi e manifestazioni unitarie. Un buon modo per sperimentarla è partire da dove il bisogno è più alto; dove i giovani il lavoro non lo trovano o sono costretti a lavorare in nero; e dove i diritti non si esercitano perchè lo Stato non è presente. I sindacati devono ricominciare da lì”.

Ed è tornata a parlare di una riforma del fisco che dia “risposte a chi paga le  tasse”: “l’85% dell’erario è sulle spalle di lavoratori dipendenti e pensionati””. Pertanto, flat tax o “che chiamino come vogliono la riforma, il risultato deve essere buste paga e pensioni più pesanti””.