Sicurezza. Colombini: "Non è più possibile rinviare interventi strutturali. Morti sul lavoro piaga di dimensioni inaccettabili"

Roma, 11 luglio 2019.  “Ancora morti sul lavoro ed ancora il tema degli appalti a determinare una delle cause principali alla base della piaga, di dimensioni inaccettabili, che segna il lavoro”. Lo dichiara in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Angelo Colombini. “Rinviare interventi strutturali per porre rimedio a tali situazioni di evidente mancato rispetto delle regole non è più possibile. Da tempo i sindacati chiedono che si introduca un sistema di qualificazione delle imprese, previsto dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza, ma mai declinato mediante decreti attuativi. Chiamata “patente a punti” costituirebbe la risposta concreta alla proliferazione di aziende, di tutti i settori produttivi, che lavorano in appalto senza avere le competenze ed il personale adeguato. Così anche il sistema dei controlli che, pur bisognoso di potenziamento e raccordo tra le varie istituzioni nazionali e regionali, non potendo essere la risposta univoca di prevenzione agli infortuni ed alle malattie professionali, deve necessariamente trovare un raccordo strutturato con la rete di sostegno alle imprese, messa in campo da tempo dalle parti sociali sul territorio nei diversi settori, mediante il sistema della pariteticità, con gli organismi paritetici, e della rappresentanza, aziendale e territoriale. Solo dalle sinergia stretta tra istituzioni e parti sociali (quelle correttamente costituite in quanto rispondenti ai criteri della rappresentatività), attraverso il sostegno alla corretta applicazione delle normative vigenti si può pensare di poter realizzare una condizione diffusa di infortuni zero e di eliminazione delle malattie professionali”.