Sblocca cantieri. Cuccello: "Non servirà a far ripartire le opere pubbliche"

14 giugno 2019 – “La legge sblocca cantieri approvata ieri non sbloccherà niente ma libererà solo il codice degli appalti dalle regole di trasparenza, legalità, tutela dei lavoratori, tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Lo sottolinea il segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello. “È una legge sbagliata che reintroduce il massimo ribasso, la sospensione della progettazione esecutiva – che elimina la possibilità delle varianti in corso d’opera – l’affidamento diretto dei lavori, il ricorso fino al 40% del subappalto, una serie di nomine di Commissari Straordinari”. “Insomma- sottolinea Cuccello- viene tutto deregolarizzato in nome di una sburocratizzazione che è stata usata solo come grimaldello per depotenziare le regole contro le possibili infiltrazioni mafiose, l’illegalità, la giusta applicazione contrattuale per i lavoratori occupati. Ci vorranno 27 provvedimenti attuativi per rendere operative le nuove norme: altro che semplificazione. 18 decreti saranno necessari per rendere operativi i commissari straordinari. Non solo, serviranno le linee guida del Ministero dell’Ambiente sui rifiuti (end of waste) e quelle che dovrà fare il Ministero delle Infrastrutture inerenti le semplificazioni relative ai progetti a basso rischio per le zone sismiche. Poi, cosa non secondaria, si dovrà individuare la lista delle opere da sbloccare (ad oggi ancora misteriose). È un mistero come in 180 giorni si riuscirà a realizzare il nuovo regolamento unico degli appalti e nel frattempo come le stazioni appaltanti (dove nessuna riduzione è stata fatta se non quella di aggiungerci l’inutile Salute e Sport SpA) si muoveranno tra articoli sospesi, linee guida applicabili in attesa di un regolamento. Sarà il caos. Per non parlare dell’ l’operatività di Italia Infrastrutture SpA, l’ennesima società che coordina gli investimenti (insieme a Casa Italia e Italia Sicura). La ciliegina sulla torta viene infine dal Decreto Crescita dove è previsto l’affidamento diretto da parte dei Comuni delle opere inerenti all’edilizia scolastica, fino ad un importo di 5,5 milioni di euro. Questa libertà di regole non servirà a far ripartire le opere pubbliche”. “Ecco perché continueremo la nostra opera di mobilitazione e di illustrazione dei contenuti negativi dello sblocca cantieri- conclude Cuccello- il topolino fatto passare come gigante”.