RFI – Vertenza Manutenzione Infrastrutture Continua il confronto sulla revisione delle Unità Manutentive

(Roma, 3 giugno 2021) Nella mattinata odierna si è svolta, in modalità videoconferenza, la riunione con la Direzione Produzione per la prosecuzione del confronto sulla Manutenzione Infrastrutture, come programmato con il verbale sottoscritto lo scorso 13 maggio.
La Società, preliminarmente, ha illustrato i nuovi criteri con cui intende procedere alla revisione delle attuali Unità Manutentive tenendo conto delle osservazioni e proposte di modifica alla precedente ipotesi aziendale avanzate da parte sindacale nell’incontro del giorno 26 maggio.
I nuovi parametri di riferimento per lo sdoppiamento delle UM molto estese sono individuati in massimo 350 Km di linea per quelle IS mentre per Lavori e TE, in alternativa alla estensione dei 350 Km di linea, viene considerato anche il limite dei 500 Km di binario. Per le UM IS e LAV sono stati eliminati i riferimenti al numero, rispettivamente, di 1500 e 1000 enti necessari, oltre ai 350 KM di linea, per lo sdoppiamento delle stesse.
In merito al rafforzamento delle UM con un secondo Specialista, come da nostra richiesta, viene previsto nelle UM di Nodo e confermato per quelle con estensione pari ad almeno 250 Km di linea.
Per le UM con estensione compresa tra 150 e 250 Km di linea la presenza del secondo Specialista viene prevista per quelle IS che hanno enti fisici superiori a 1600 unità, mentre per TE e LAV, quelle che hanno una estesa superiore a 380 Km di binario, invece dei 1000 enti della precedente ipotesi.
Da parte sindacale nel prendere atto delle variazioni alla proposta iniziale apportate dalla società le abbiamo valutate insufficienti per realizzare un maggior presidio dell’infrastruttura attraverso una maggiore presenza degli Specialisti nei Nuclei Manutentivi. Riteniamo che l’estensione di 350 Km di linea prevista per lo sdoppiamento delle UM sia eccessiva e che debba essere riportata in limiti minori che consentano a chi ha la responsabilità della gestione e del coordinamento delle attività di essere maggiormente presente nei Nuclei Manutentivi. Stessa valutazione negativa in merito ai parametri proposti per l’individuazione delle UM con estensione compresa tra i 150 e 250 Km di linea in cui inserire un secondo Specialista in quanto sono previsti dei limiti, di enti per le IS e di Km binario per TE e LAV, tali che di fatto lascerebbero troppe realtà nelle attuali condizioni di grave criticità. Inoltre, abbiamo ribadito che per quanto ci riguarda rimangono confermati gli attuali impianti con estensione minore di quella proposta dalla società come UM Standard.
Abbiamo, pertanto, chiesto di apportare modifiche significative alla proposta secondo le nostre indicazioni e di averne riscontro nella prossima riunione. Nell’occasione dovranno essere anche indicate quali UM da parte aziendale vengono classificate di Nodo e che presentano maggiori complessità in cui introdurre il secondo specialista.
La riunione, quindi, è stata aggiornata al prossimo 11 giugno.