“Innanzitutto è un fatto culturale, di riconoscimento della dignità della persona ma bisogna anche che vengano prese delle misure per prevenire la violenza”, ha sottolineato Furlan e in quest’ottica ha osservato “la prima questione è l’educazione e la formazione dei ragazzi”. Infatti i “fenomeni di bullismo non vanno sottovalutati, come spesso si è portati a fare. La cultura della violenza, purtroppo, inizia davvero tra i bambini, tra i ragazzi” e “anche i social su questo potrebbero fare molto di positivo” ma “molte volte invece fanno il negativo”, ha spiegato la leader della Cisl. “Bisogna riconoscere che ci sono luoghi nelle nostre città dove la violenza è molto diffusa”, ha aggiunto, per cui “la presenza dello Stato deve essere avvertita con maggiore chiarezza” e “servono maggiori investimenti per garantire la sicurezza”. All’iniziativa i cui lavori sono stati aperti dal Segretario generale della Fit-Cisl Salvatore Pellecchia, hanno preso parte Arrigo Giana, Presidente di Agens, Stefano Rossi, dirigente di Anav, Giovanni Foti, Vicepresidente di Asstra, Franco Fiumara, Direttore centrale Protezione aziendale del gruppo Fs, Alla terza edizione del concorso “Nico Piras – Sono Stato io”, hanno partecipato 1.747 bambini e ragazzi dai sei ai diciannove anni, realizzando in totale 627 lavori tra fumetti e spot audio-video che approfondiscono il tema del rispetto delle persone che quotidianamente garantiscono i servizi di trasporto, dei mezzi pubblici e degli ambienti pubblici con l’obiettivo di contribuire, partendo dalle nuove generazioni, alla riqualificazione ed al rilancio del servizio pubblico. Quanto ai temi del trasporto affrontati nel corso del convegno, non poteva mancare un commento sulla vertenza Alitalia: “mi auguro davvero – ha osservato Furlan – che questa data di metà ottobre sia quella definitiva. Abbiamo bisogno di chiarezza – ha detto – a tutela di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici di Alitalia. Ma anche – ha aggiunto- la certezza di continuare ad avere una grande impresa del nostro paese che fa conoscere l’Italia nel mondo”.