Economia e Lavoro “Lavoratori con una data di scadenza, vogliamo risposte da Adidas” Lo sciopero va avanti

Sono lavoratori “a scadenza”. Perchè entro il 30 giugno del 2024 il magazzino dove operano si trasferirà in un nuovo sito produttivo a Mantova.

Prosegue la mobilitazione e lo sciopero dei circa 200 lavoratori dello stabilimento logistico di Adidas, gestito a Montale da Difarco. Un presidio permanente e il fermo delle attività, fino a quando non ci sarà la volontà di riprendere il confronto da parte della multinazionale tedesca sul destino degli occupati. I segretari provinciali di Filt Cgil Marco Tarenchi e di Fit Cisl Salvatore Buono hanno tenuto una conferenza stampa davanti al magazzino di via Strinati per chiedere anche un intervento delle istituzioni (sono state inviate alcune lettere alla Regione) per scongiurare la perdita del posto di lavoro per le 200 persone coinvolte e l’impoverimento del tessuto produttivo locale, dopo 20 anni di presenza sul territorio.

“Questi lavoratori che operano per Adidas, attraverso l’azienda committente dell’appalto Difarco, si sono trovati improvvisamente con una data di scadenza sulla schiena, il 30 giugno del 2024, quando è stato deciso di chiudere questo stabilimento. L’abbiamo scoperta quasi per caso – ha ricordato Tarenchi – la volontà dell’azienda appaltatrice di trasferire l’attività da qui a Mantova, Vogliamo che si assuma anche la responsabilità sociale di questa scelta rispetto a questi lavoratori che hanno operato per tanti anni in condizioni non certo facili”. “Abbiamo chiesto garanzie che il lavoro resti a Piacenza fino al 30 giugno 2024, ma vogliamo che siano assunti impegni per dare agli occupati di oggi una prospettiva, in primo luogo a Piacenza. Per questo ognuno deve fare la sua parte, in particolare Adidas che ha la responsabilità di aver creato questa situazione”. I rapporti con la multinazionale tedesca si sono interrotti dopo un avvio di confronto a giugno.

“Era previsto un incontro il 5 luglio – è stato riferito – con Adidas, disdetto un giorno prima per improrogabili problemi. Ma noi abbiamo bisogno di risposte ora. Allora abbiamo ottenuto un nuovo incontro il 7 luglio, ma quando ci siamo seduti al tavolo, Adidas non si è presentata comunicandoci che non capisce perché questi lavoratori si stanno lamentando. Ci hanno rimandato così al 29 luglio. Ma non fermeremo la protesta, perchè Adidas deve avere la sensibilità di capire che qui ci sono persone e non pacchi”.

Salvatore Buono ha aggiunto: “Siamo sempre andati al tavolo del confronto in maniera propositiva, ma abbiamo il presentimento che Adidas non abbia chiara la responsabilità sociale della decisione di delocalizzare completamente l’attività, devono dare un contributo per risolvere il problema che hanno creato. Abbiamo posto una serie di domande e hanno avuto tutto il tempo di dare le risposte. Invece non si sono presentati al tavolo. Occorre dare tranquillità ai lavoratori e all’attività del magazzino. Abbiamo chiesto anche l’intervento del nuovo appaltatore che deve farsi carico di parte del problema, anche rispetto a quei lavoratori che volontariamente decidano di trasferirsi a Mantova”.

Fonte: https://www.piacenzasera.it/2022/07/lavoratori-con-una-data-di-scadenza-vogliamo-risposte-da-adidas-lo-sciopero-va-avanti/438308/#