“Un contratto innovativo – proseguono i segretari – sottoscritto dopo una vertenza lunghissima, basandoci sul principio, sostenuto con forza dalla Cisl, che ad uguale lavoro debbano corrispondere gli stessi diritti e lo stesso salario, nell’ottica di un progressivo riequilibrio dei livelli retributivi degli operatori della sanità italiana, pubblica o privata che sia”.
“Nel contratto – specificano, riferendosi al testo che ora sarà discusso e votato nei luoghi di lavoro – sono stati previsti aumenti mensili medi per 154€ a partire dalla mensilità di luglio, una tantum di 1000€ erogata in due tranche, ridefinito il sistema di classificazione e delle progressioni orizzontali e sono stati ampliati, tra le altre cose, i diritti e le tutele in materia di permessi retribuiti e non retribuiti, ferie, malattia, maternità e il diritto alla formazione”.
“A partire dal 13 luglio – concludono Furlan e Petriccioli – ripartirà il confronto per definire il contratto degli operatori delle Rsa, scaduto ormai da 8 anni”.